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I vini dolci al Desco 2012: passiti, muffati, icewine…

19/12/2012 Da Francesca

Il primo weekend di dicembre ho partecipato ad una degustazione favolosa, dedicata ai vini dolci, vini passiti, vini muffati e eiswein. E’ stata organizzata dall’AIS (Associazione italiana Sommelier) e si è tenuta (con altre degustazioni dedicate ad altri tipi di vino) in occasione del Desco, ospitato nel bel palazzo del Real Collegio di Lucca.

E’ una bellissima manifestazione per chi è appassionato di enogastronomia, che dura ben 4 weekend, tra fine novembre e inizio dicembre. Si può camminare sotto il loggiato tra banchi golosi che espongono i prodotti locali (in particolare della lucchesia) come pane, formaggio, vino, miele, pasta fresca, salumi, olio novello. Si possono gustare panini farciti, porchetta, necci, biscottini al miele, assaggini di formaggi, prosciutti e salami, marmellate ecc. Anche Slow Food organizza eventi interessanti, come ad esempio le “fagioliadi” ed eventi dedicati ai bambini.

vini dolci desco 2013

La degustazione è iniziata alle 11. Abbiamo avuto molta fortuna, perché a condurla è stato un ottimo sommelier nonché delegato dell’AIS di Lucca, Leonardo Taddei. Ecco i vini in degustazione:

  1. Moscato rosa Doc, 2010 (vendemmia tardiva del moscato rosa, tipico vitigno trentino)
  2. Eiswein, 2009 (o “vino di ghiaccio”, Austria)
  3. Torcolato Doc, 2008 (il vino passito da uva vespaiola, tipico vitigno veneto)
  4. Sauternes Chateau Guiraud 2001 (il celebre vino muffato francese)
  5. Vin Santo Doc del Chianti, 2005 (il classico vino passito toscano)
  6. Moscadello di Montalcino, 1999 (vendemmia tardiva del moscadello)
  7. Vin de Paille, 2002 (vino passito liquoroso francese)
  8. Aleatico dell’Elba Docg, 2011 (vino passito, che dovrebbe diventare un classico toscano!)

I vini dolci assaggiati al Desco di Lucca

Ci vorrebbero anni per avere la possibilità di provare tutte queste tipologie di vino dolce, senza contare che ogni bottiglia è un piccolo investimento. La possibilità di assaggiare ognuno di questi vini e ancor più di capirli è stata quindi un’esperienza unica ed entusiasmante.

I vini dolci sono prodotti seguendo diversi metodi, che variano soprattutto in base alla zona di produzione. Ciò che li accomuna è lo scopo, ovvero la realizzazione di una concentrazione degli zuccheri negli acini dell’uva. L’appassimento delle uve è uno dei metodi più utilizzati e diversi sono i sistemi di appassimento (ad es. sui graticci, ma anche in pianta).

Ci sono poi i vini dolci ottenuti con una posticipazione della vendemmia dell’uva. I vini dolci muffati sono prodotti invece a partire da uve attaccate da un tipo speciale di muffa, detta “muffa nobile“, che intacca gli acini dell’uva e permette la concentrazione di zuccheri e aromi. Infine nei paesi più freddi come Germania, Austria o Canada si producono gli Icewine, ottenuti da uve congelate, vendemmiate con temperature sottozero.

vini dolci al Desco 2012
Fare un vino dolce può essere semplice. Fare un vino dolce equilibrato, in cui freschezza, acidità e sapidità facciano da contrappeso alla dolcezza, è un’arte che i pochi posseggono.
Quasi ognuno di questi vini era favoloso già di per sè, senza bisogno di essere accompagnato da un dessert… anche se ognuno di essi sarebbe stupendo vicino al dessert che più gli si addice. Ad esempio col Moscato Rosa starebbe bene una bella crostata di fragoline, oppure con l’Aleatico dell’isola d’Elba dei cantuccini.
Pensate che fino al secolo scorso col vino dolce si pasteggiava dall’inizio alla fine, abbinandolo a piatti con cui oggi si beve assolutamente un buon vino rosso o bianco. I gusti cambiano… Eppure un vino come il Sauternes, famoso in tutto il mondo ed uno dei più costosi che ci siano in commercio, viene bevuto dagli intenditori con un piatto classico francese, il foie grais.

Seppure mi siano piaciuti tutti, i miei preferiti sono stati due: il Vin de Paille (o vino di paglia), prodotto nella zona Jura, nell’est della Francia al confine con la Svizzera, e l’Aleatico dell’Elba, di cui sono una grande estimatrice. Sono entrambi vini dolci e secchi, in cui la dolcezza non stucca perché le si accosta una nota secca e asciutta, creando in bocca un buon equilibrio.
Chi l’ha detto che l’inverno con le sue giornate buie e fredde debba essere sconsolante? Il prossimo anno io andrò nuovamente a consolarmi al Desco…

Assegnato a:Diari di viaggio in Toscana, Toscana Taggato con:vino

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