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La frutta secca pralinata: una semplice ricetta per farla a casa

30/04/2013 Da Francesca

Vai alla ricetta - Stampa la ricetta

Non bisogna essere pasticceri per farla a casa: prova a fare a casa la frutta secca pralinata!

La frutta secca pralinata la conosco dai mercatini natalizi tedeschi, quando, insieme al Glühwein (vin brulé) contro il freddo che ti entrava nelle ossa, portavo a casa una bustina rossa di mandorle o noccioline pralinate. Fanno parte di un ricordo, invernale e natalizio, che di recente ho riscoperto.

frutta secca pralinata fatta in casa

Grazie ad una semplice ricetta di David Lebovitz (vi ricordate la torta alla banana e caffè?), ho imparato a farle a casa ed a usarle per arricchire dolci un po’ più “grandi”.

C’è una certa somiglianza col croccante, solo che “pralinata” significa che ogni nocciolina o mandorla ha un guscio piuttosto sottile e croccante di zucchero. Il croccante invece è una barretta con molto più caramello, che tiene insieme la frutta secca.
Vi mostro in foto le fasi salienti della preparazione:

fasi pralinato fatto in casa

In questa ricetta il caramello è “umido”, cioè allo zucchero viene aggiunta un po’ d’acqua. Ogni volta che si fa qualcosa col caramello, è fondamentale non toccarlo in nessun caso. Precedentemente ho parlato di come si prepara il caramello, scrivendo qualche regola che permette di ottenere un caramello buono e sicuro!

Le mandorle pralinate fanno concorrenza al popcorn.. Anzi creano dipendenza e contengono, temo, molte più calorie e carie del popcorn… Vi ripropongo questa ricetta veloce che prevede, oltre allo zucchero e alla frutta secca che preferite, una pentola dal fondo spesso, un cucchiaio di legno e un po’ d’acqua. Come vedete non c’è bisogno di chissà quali attrezzature ed il risultato è magnifico. Buon divertimento!

La frutta secca pralinata

La frutta secca pralinata

Francesca
Frutta secca pralinata (mandorle, arachidi ecc.)
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Preparazione 30 minuti min
Cottura 25 minuti min
Tempo totale 55 minuti min

Ingredienti
  

  • 100 g zucchero semolato
  • 45 ml acqua
  • 150 g frutta secca spellata non tostata (es. mandorle, arachidi, nocciole ecc.)
  • Un bel pizzico di sale
  • Cannella opzionale

Preparazione
 

  • Nella pentola mescolare zucchero, acqua e la frutta secca. Mettere su fuoco medio e mescolare solo da quando lo zucchero inizia a sciogliersi.
  • Continuare a cuocere, mescolando frequentemente, fino a che lo zucchero inizia a cristallizzare. Abbassare il fuoco al minimo e continuare a mescolare.
  • Lo zucchero inizierà a caramellare e scurire, mescolare bene, per coprire bene tutta la frutta secca, aiutandosi piegando la pentola.
  • Quando la frutta è lucida perché coperta dal caramello, aggiungere il sale e la cannella. Mescolare bene e spegnere.
  • Versare la frutta secca pralinata su un foglio di carta da forno posto su una superficie a prova di calore.
  • Fare raffreddare completamente, poi dividere a piacere la frutta secca pralinata o tritarla grossolanamente.

Note

- La frutta secca pralinata si conserva qualche settimana se tenuta al fresco, chiusa in un barattolo.
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Assegnato a:Dessert, Ricette Taggato con:mandorle, nocciole, noci

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Reader Interactions

Commenti

  1. federica mazzocchi

    01/05/2016 at 19:33

    Buonissimi ma io non riesco a farli diventare lucidi mi rimangono come la terza foto. Cosa sbaglio?

    • Francesca

      02/05/2016 at 12:53

      Ciao Federica, devi proseguire la cottura, perché nella terza foto lo zucchero non si è ancora caramellato. Dopo diventerà più fluido e scuro, a quel punto sono pronte. Importante è che si usi una casseruola col fondo spesso.

  2. Anonimo

    02/01/2014 at 15:48

    Sì Francesca, avevi ragione 🙂 ho rimesso le mandorle sul fuoco e non ci è voluto molto prima che la cottura riprendesse lì dove si era fermata. Solo prima di mettere le mandorle ho fatto bollire un filo sottilissimo di acqua. Certo sono venute più tostate del normale però il sapore è solo più forte, per fortuna è buono lo stesso!!! Grazie per la tempestiva risposta, un abbraccio.kikka.

  3. Francesca Fantoni

    02/01/2014 at 13:17

    Ciao! Puoi provare a rimettere tutto sul fuoco medio-basso e vedere se riesci a proseguire la caramellizzazione dello zucchero, che da bianco deve imbrunirsi. E' tutta una questione di temperatura, c'è il rischio che rialzando la temperatura e tenendo la frutta secca ancora sul fuoco, questa si tosti un po' troppo (talvolta succede). Prova e fammi sapere se ha funzionato! Auguri!

  4. Anonimo

    01/01/2014 at 22:08

    Ciao Francesca!
    Ho fatto un errore davvero sciocco… stavo facendo la frutta secca caramellata ma l' ho tolta dal fuoco quando lo zucchero era cristallizzato e bianco, credendo di aver sbagliato tutto. Poi però, ho visto la tua ricetta e ho notato che il mio composto corrispondeva al tuo terzo step… posso rimediare in quale modo? Rimettendola sul fuoco magari … non so… che dici?
    Cmq sei bravissima!! Tanti saluti da kikka

  5. Francesca

    30/04/2013 at 17:35

    Esatto! Si conservano anche a lungo. Grazie e ciao!

  6. Ketty Valenti

    30/04/2013 at 17:33

    Buoni io li mangio per le feste ma siccome ne rimangono sempre in giro(di frutta secca) si può sempre optare per riprepararli anche lontano dalle festività!
    Z&C

  7. Francesca

    30/04/2013 at 13:14

    Siiii! Purtroppo creano dipendenza… A presto Laura!

  8. cucinalà Laura

    30/04/2013 at 13:02

    Che buone che sono! Me le preparava sempre una signora in montagna, sapeva che mi facevano impazzire!

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  1. Gelato al tè verde e gelsomino con mandorle pralinate ha detto:
    22/04/2016 alle 08:41

    […] la ricetta per le mandorle pralinate in questo post. Consiglio di aumentare la dose di sale (punto 5): spolverizzare le mandorle con ½ […]

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Se si preferiscono i vitigni autoctoni,  irossi dell'isola sono di solito un blend di Niellucciu e Sciaccarellu, rispettivamente Sangiovese e Mammolo, che si trovano anche in purezza.
Una bella scoperta è stata il Biancu Gentile, vitigno bianco corso, e il Genovese, che dovrebbe essere la Bianchetta Genovese, oltre al diffusissimo Vermentinu.
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Quest'anno in vacanza mi sono portata lo Sciató M Quest'anno in vacanza mi sono portata lo Sciató Moris, una bag in box di vino bianco di La Marca di San Michele, cantina di Cupramontana. 
Che dire? Tre litri di succo d'uva di grande godimento.
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Ogni volta ritrovo zone concentrate di profumi che Ogni volta ritrovo zone concentrate di profumi che solo su questa isola ci sono. Sono vicino alla spiaggia così come in montagna. 
Elicriso più altre 2 piante (di cui non ho ancora scopertoil nome), maldestro tentativo di portare in casa questi profumi rilassanti come i luoghi in cui nascono.
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