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I miei auguri e idee per il menu di Natale 2014 (e oltre)

24/12/2014 Da Francesca

auguri natale 2014

A chi pensava che fossi scomparsa o che, ancora peggio, avessi dimenticato The Black Fig, voglio dire che invece sono viva e carica per i prossimi giorni! Voglio augurarvi buone feste, e con una speranza, tra le altre, bella grande e sorridente, dato che, non si può negare, ho dovuto trascurare il mio carissimo blog: trascurare meno il blog ed i miei lettori. Quando non trovo il tempo di lavorare ad un post, vi ricordo che mi trovate comunque sempre su Facebook, basta cliccare “mi piace”.Non solo vorrei fari i miei auguri ma ho pensato di proporvi qualche idea per i menù che verranno. Idee per il menu di Natale 2014, per la vigilia e Santo Stefano, per il cenone dell’ultimo giorno del 2014, per il pranzo del primo giorno del prossimo anno ecc. Che sia un pasto conviviale in piedi o, tradizionalmente, a tavola, qualche proposta di antipasto per iniziare con grazia e, magari, con un po’ d’innovazione, la festa. Che abbia inizio!

  • Crostini di cipolle borettane all’aceto balsamico, scamorza affumicata e timo
  • Soufflé al pecorino toscano e pepe rosa
  • Spiedini di datteri con feta e pancetta
  • Strudel con baccalà, cavolo nero e pinoli del Parco

Non conosco le vostre abitudini in merito a pranzi e cene delle feste. Mi sono fatta l’idea che ogni famiglia abbia i suoi piatti che ogni anno, con poche variazioni, ritornano nel pranzo di Natale. A pensarci bene, nella mia famiglia (in senso largo) e oltre a molto altro, sono due i piatti ritornano ogni anno: il brodo con i tortellini e l’arrosto. Il resto (antipasti, contorni, secondi primi o doppi secondi) può subire variazioni in base all’umore delle cuoche (o del cuoco, se mio padre s’intromette!). Non può mancare il vino rosso e il vino spumante, bottiglie per le occasioni importanti, tenute in serbo durante l’anno o gli anni passati e rispolverati per la tavola decorata. Per un menu delle feste alternativo, ecco qualche idea di primi piatti:

  • Lasagne alla zucca e porro con gorgonzola e noci
  • Lasagne di pesce
  • Zuppa di patate, funghi e zafferano in crosta
  • Zucca vellutata con roquefort e noci

Il significato di sedersi a tavola, mangiare bene e molto, rimanerci per ore oggi va ritrovato soprattutto nello stare insieme. La carica dell’attesa, dell’atmosfera delle feste dalla vigilia all’inizio dell’anno successivo, si riassume nella gioia di ritrovarmi con persone che, in quella forma, così, tutti insieme, solo raramente incontro. A questo punto del pasto il mio stomaco già protesta e mi avvisa di stare attenta alla nicchia da lasciare per apprezzare quel che preferiamo… i dolci. Un’insalata come si deve potrebbe pure bastare.

  • Insalata invernale di arance e noci
  • Merluzzo in crosta di polenta al rosmarino con fagioli Lupinaro
  • Sarde gratinate alla menta

Scivolando verso la fine del pasto (e dalla sedia) arriva il momento del dessert. Qui siamo nel mio regno e di proposte ne ho di diversi tipi. E’ vero che ci sono i dolci natalizi, quelli regionali e quelli, ormai, nazionali (panettone e pandoro). In Toscana sono soprattutto il panforte, la torta di Cecco (Angiolieri, poeta toscano tra i più divertenti) e i ricciarelli. Di questi 3, gli ultimi sono quelli che preferisco, ma solo una pasticceria di Pisa fa dei ricciarelli squisiti. ieri sera sono arrivati: mia suocera, ogni anno, me regala per la mia gioia e gratitudine. Tra le proposte dolci non ci sono dessert tradizionali, ma semmai complementari, se qualcuno avesse voglia di cambiare un po’ direzione. L’unico è lo Stollen, in memoria dell’atmosfera  natalizia che per anni ho potuto respirare in Germania, ineguagliabile. Parto da qualche proposta più sontuosa per finire in dessert squisitamente più leggeri.

  • Stollen di Natale ripieno di mirtilli rossi e Brandy
  • Zuccotto toscano allo zafferano
  • Tarte Tatin con mousse di zabaione al Vin Santo
  • Torta al cacao ed extravergine con sciroppo di miele al Marsala e frutta secca
  • Tiramisu al cioccolato e Vin Santo
  • Mousse di cioccolato fondente al cardamomo

A questo punto non resta che brindare, con bollicine (e ricordate: il dolce da mordere vuole il dolce da bere!!) o con dolci vini passiti, con pensieri positivi e i miei migliori auguri.

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