Ho trovato una ricetta molto semplice che mi ha insegnato come fare le scorzette di limone candite. Facendo un giro nel giardino dei miei genitori, ho visto dei meravigliosi limoni, maturi al punto giusto, appesi ad una pianta di limone rampicante, che ogni anno dà i suoi frutti da tempo immemorabile (quando sono nata lei era già lì). Ciò che da secoli colpisce l’immaginazione di chi viene in Italia è la ricchezza di frutti ed erbe, la luce, il sole ed i colori di questo paese. Nei racconti del suo Viaggio in Italia, Goethe chiama questa terra “das Land wo die Zitronen blühen“, “il paese dove fioriscono i limoni”. Con questa frase IL poeta tedesco ha contribuito all’idea che i tedeschi hanno in mente dell’Italia, come il paese grandemente amato per trascorrere le vacanze, per la sua cucina e per la il lussureggiante settore ortofrutticolo dei nostri supermercati (che guardano con grandi occhi e sorrisi entusiasti), per le vigne e gli olivi ecc. Io posso condividere solo in parte la loro ammirazione e, soprattutto, il loro entusiasmo per “la bella Italia”, perché un conto è trascorrervi qualche settimana di vacanza, un conto è viverci.
Che fare con questi meravigliosi esemplari di limone biologico? A me piacciono gli agrumi: freschi, spremuti, in marmellata o canditi. L’inverno è il momento giusto per conservare gli aromi degli agrumi, perché candire vuol dire rendere conservabili e fruibili per mesi dei frutti che poi non saranno più reperibili. Conservazione che avviene in questo caso, come in quello di una marmellata, grazie soprattutto allo zucchero.
Da tempo ho trovato in un libro, che per me è un po’ una Bibbia di pasticceria, una ricetta particolarmente semplice per fare le scorzette candite. Visto che avevo dei limoni buoni e non trattati da utilizzare, ecco trovata l’occasione per testare questa ricetta, che io ho personalizzato con i chiodi di garofano e l’uso del miele. Beh ormai si sa: spezie o erbe aromatiche le metto un po’ dappertutto, per me sono tipo “il sale della cucina”. L’ingrediente speziato rende le scorze di limone un po’ diverse dal solito, senza esagerare.
Come usare le scorzette di limone candite
Gli usi possibili delle scorzette di limone candite sono molti. La loro forza è il loro aroma: l’aroma di limone è forse quello più versatile e, insieme a quello di vaniglia, più diffuso e amato nella preparazione di dessert e non solo. Va considerato che le scorzette così candite si conservano a lungo e possono essere utilizzate nei mesi successivi fino all’estate. A me sono venuti in mente questi usi:
– ricoperte di cioccolato fondente, per non farsi mancare nulla
– tagliate a cubetti o striscioline, aggiungono il loro aroma a:
- cheesecake estivi
- composte invernali di frutta
- gelati, budini, creme in coppa ecc.
- crepes, pancake e waffel dolci
– possono essere usate per guarnire dolci, ma anche cocktails!
– si possono ammollare in un liquore (ad esempio Cointreau, Gran Marnier), per aggiungere più gusto all’impasto di una torta
Questa ricetta può essere utilizzata anche per candire le scorze di arance, se ne trovate di buone e biologiche. Perché biologiche ci si può immaginare: quel che si cuoce e si mangia è proprio la superficie esterna del frutto, quella che viene solitamente trattata con la chimica e che io, personalmente, non vorrei ingerire, non sapendo nemmeno che roba è.
Scorzette di limone candite ai chiodi di garofano
Ingredienti
- 5 limoni grandi preferibilmente non trattati
- 375 ml acqua
- 450 g zucchero + un po' per ricoprire le scorzette
- 15 ml miele delicato es.: acacia
- 2 cucchiai di chiodi di garofano
Preparazione
Passo 1: bollire i limoni
- Lavare i limoni, tagliarli a metà e spremerne il succo. Metterlo da parte e destinarlo ad un altro uso (può anche essere congelato).
- Mettere i limoni in una grande pentola con 1 cucchiaio di chiodi di garofano e ricoprirli di acqua. Portare a ebollizione su fuoco vivace; appena bolle abbassare il fuoco e cuocere per 30-60 minuti. Dopo 30 minuti controllare una metà di limone prelevandola dall'acqua: saranno pronti quando si gratterà facilmente con un cucchiaino il bianco del frutto. Il tempo di cottura dipende dallo spessore della buccia dei limoni. Non vanno cotti troppo a lungo, altrimenti le scorze si sfanno.
- Scolare i limoni e lasciarli intiepidire. Tagliare ogni pezzo di limone a metà e, aiutandosi con un cucchiaino, grattare via il bianco ed eventuali fili interni. Tagliare ogni pezzo in strisce di ca. 6 mm di spessore.
Passo 2: candire le scorze di limone
- In una pentola capiente mettere a bollire l'acqua, lo zucchero, il miele ed 1 cucchiaio di chiodi di garofano. Appena bolle, aggiungere le scorzette e mescolare brevemente. Cuocere le scorzette a fuoco medio fino a che diventeranno traslucide, controllando la temperatura con un termometro da cucina: quando arriverà a 110° le scorzette saranno pronte. Vedrete che piano piano si formerà uno sciroppo sempre più consistente.
- Scolare le scorzette con uno scolapasta, scuotendo e cercando di eliminare più sciroppo possibile. Metterle ad asciugare su una gratella, posta sopra un foglio di carta da forno, per 2-3 ore.
- Ricoprire con dello zucchero il fondo di un piatto piano e versarvi in 4 volte le scorzette, separandole con le dita con l'aiuto dello zucchero.
- Scuotere via lo zucchero in eccesso, mettere le scorzette su una gratella e farle asciugare una notte.
Note
- Un trucco per intensificare il profumo dei chiodi di garofano e metterne qualcuno nel vasetto in cui si conservano le scorze candite.
Francesca Fantoni
Ciao Cinzia, grazie!
cinzia fiore
Mi piacciono tantissimo le scorzette candite !!!! In effetti non avevo mai pensato di farle !! Buona idea !!
Francesca Fantoni
Sono contenta di averti dato un buon suggerimento, grazie a te Tiziana!
Tiziana Pitichella
Ciao mi piace molto questa tua ricetta, ho una campagna che ci regala ogni anno tanti limoni, ed oltre a fare il limoncello, il succo concentrato che poi utilizzo per tutto l'inverno, questa delle scorzette mi mancava. grazie veramente per l'ottimo suggerimento e poi l'esecuzione è davvero molto semplice, amo le cose non troppo complicate. ciao alla prossima