L’anno scorso vidi un’offerta per un corso di cake design, questa forma di pasticceria, arrivata con gran clamore dagli USA, che di questi tempi va tanto di moda, tanto da essersi diffusa pure in provincia. Vi ho accennato nella torta al caffè, banane e cioccolato come la penso. Non sono una fan di dolci costruiti e scenografici, però mi sono detta: “Prima di dire definitivamente NO, prova, approfondisci.” Detto fatto, a un anno di distanza e dopo varie peripezie per trovare una data libera, questa settimana ho fatto il corso base.
Ho capito cosa è la pasta di zucchero, l’ho colorata, stesa, tagliata, modellata ed è venuto fuori un tortino verde menta – mi ricorda il latte-menta che mi dava mia nonna da piccola – con un fiocco di una tonalità poco diversa ed un cammeo bianco… Le mie compagne di corso hanno prodotto torte viola, arancioni e celesti. Io già col verde mi sentivo a disagio, figuriamoci a fare un torta viola.
Maneggiare la pasta da zucchero, capirne la consistenza e lavorarla con strumenti ad hoc è stato interessante, visto che mi piace smanettare e sperimentare nuovi ingredienti e strumenti, e l’insegnante era pure competente. Eppure il seme non è germogliato. Ci ho provato col cake design, l’ho voluto conoscere di persona, ci siamo lasciati, contenti di esserci conosciuti, ma non ci frequenteremo.
Ci sono trasmissioni televisive dedicate al cake design, si moltiplicano i corsi e aprono le pasticcerie apposta. Una volta per curiosità ho visto una puntata alla TV, di un pasticcere-scenografo americano che faceva una “torta” a forma di auto: dopo poco mi sono chiesta dov’era la pasticceria e ho ammirato la sua abilità nel costruire quella grandiosa scenografia teatrale.
Sono definitivamente un’estimatrice della pasticceria italiana e francese, e ad esse mi ispiro. Quella anglosassone mi è lontana, con quelle creme burrose e glasse che ricoprono dolci altissimi o in miniatura (cupcakes), con colori improbabili e grandi montature. Perché si, i dolci secondo il cake design sono dei dolci montati! La forma è la protagonista, tanto che l’insegnante mi diceva che tali dolci non si possono gustare a fette seduti in un café, perché “è contro l’idea del cake design”, con tutte quelle statuette, figurine, fiori, nastri, oggetti – decorazioni che rendono ai miei occhi un dolce forse carino, ma di poca sostanza. Secondo il mio personalissimo gusto, non mi viene una gran voglia di addentare un pezzo di torta viola e celeste, anche se dentro c’è un delizioso sponge cake alla vaniglia (il classico dolce usato nel cake design) farcito con crema al cioccolato.
Insomma, la forma è importante, ma c’è bisogno anche di sostanza. Nel cake design la sostanza è vincolata alla forma, perché è in base alla pesantezza della pasta da zucchero e alla forma finale del dolce ricoperto (spesso anche auto e altri strani soggetti) che si decide che tipo di dolce e crema produrre. Il che vuol dire che il dolce deve avere una certa altezza (no crostate…), una certa solida consistenza (sennò si affloscia sotto il peso delle decorazioni), una crema solitamente grassa (una crema al burro o una ganache) che solidifichi, in modo da poter essere ricoperta dalla pasta di zucchero.
E poi dove va a finire la varietà e la ricchezza della pasticceria? Mi sembra di costringermi in una scatola tutta colorata, se mi mettessi a produrre torte del genere. La mia creatività si esprimerebbe tutt’al più nel dar forma, con solo uno o due materiali, a statuette e fiori e forme improbabili, che poi nemmeno verrebbero mangiati, ma conservati come soprammobili in cucina.
Per non parlare del materiale del cake design. Una serie di strumenti più o meno fondamentali per produrre le decorazioni con la pasta di zucchero, dal mattarello in plastica al tagliapasta specifico, allo strumento per fare la stoffa finta (mi sono già dimenticata il nome), dalla colla alimentare per attaccare le decorazioni sulla torta all’infinito mondo di forme e stampi per le figure più improbabili. Un investimento, sensato se ci si specializza però in questo tipo di dolci!
Vuoi i Simpson sulla torta, o figlio? No, bimbo caro, i Simpson non si mangiano, Batman nemmeno, sono dei cartoni animati e li puoi vedere stasera alle 7.30 in TV. Per il tuo compleanno ti faccio la crostata al cioccolato che ti piace tanto, sì?
Ho tre palline rimaste di pasta di zucchero e non so che farne, sembra pongo, ma commestibile. Ve l’ho detto che la torta verde menta, che ha prodotto a casa tanta (mal riposta, dovevate vedere le decorazioni dell’insegnante!) ammirazione, è di polistirolo?
Francesca Fantoni
Ciao!! Che bello che sei qui! Ti ringrazio molto. Anche io qualche dolciume americano lo faccio, ma mi fermo ai brownies di varia fattura e al massimo a una torta ogni tanto a uno (solamente uno eh!) strato. A prestissimo!
Elisabetta Cuturello
No abbiamo fatto lo stesso corso, la mia torta soprammobile è arancione 🙂 .
Sono d'accordo con te la pasticceria è un'altra cosa, anche se io ogni tanto qualche americanata la faccio italianizzandola un po'. Comunque complimenti per il blog è veramente ben fatto.
Francesca
Ciao Sara, infatti, prima di tutto provare. A presto.
Francesca
Ciao cara Any! Beh, quel verde è stato piuttosto casuale 😉
Francesca
Ciao Laura, l'importante è provare!
Sara Di Carlo
Almeno hai provato 🙂
Io non mi sono cimentata e non credo lo farò mai, preferisco mangiarli 🙂
Anche se si, la nostra pasticceria è fantastica… anche il maritozzo con la panna ha il suo perchè.. per dire 🙂
Any
Ti dirò, una volta mi era venuta voglia di provare e mi ero anche messa a farmi una lista con tutto quello che serve per iniziare. Ma…
Ho avuto l'occasione di mangiarle e non c'è nulla di spettacolare. Un pan di spagna farcito. Poi ovviamente tutto sta nel decoro. Ma la pasticceria e tutta un'altra cosa!
Io non ho mai mangiato e non mangerei mai la pasta di zucchero che copre la torta, per vari motivi.
Quindi mi limito a guardarle, ammirarle e chissà magari un giorno proverò, tanto per vedere se sono capace o no.
Verde mi piace, è uno dei miei colori preferiti!
cucinalà Laura
Mi trovi pienamente d'accordo! Son bellissime a vedersi tutte queste torte piene di fiori, fiocchetti e statuine ma che soddisfazione c'è nel mangiarle? Nessuna, anzi ci si dispiace perchè si rovina una torta così bella.
Unico esperimento di cake design? quand'ero all'università (ormai 15 anni fa) mi son cimentata con delle rose di marzapane, non erano nemmeno così male…