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Le seppie con le bietole

26/11/2013 Da Francesca

Vai alla ricetta - Stampa la ricetta

Le seppie con le bietole sono uno dei piatti di pesce più buoni e conosciuti della cucina toscana.

seppie con le bietole

La cucina toscana è fatta soprattutto, di piatti poveri. Le seppie con le bietole o seppie in zimino sono un piatto della costa, soprattutto della provincia di Pisa e Livorno, ma anche della costa ligure.

La cucina toscana parte dai prodotti contadini e dal pesce povero: pensate al cacciucco alla livornese, che nasce dai pesci meno pregiati della pesca che ogni giorno rimanevano sui banchi dei pescatori e che, ovviamente, non venivano buttati. Non è scontato mangiare a Livorno un cacciucco “come una volta”: nelle versioni moderne ci mettono anche pesci e crostacei. Ne ho mangiato uno (squisito) in cui c’erano le cicale, costose.

Con questo post The Black Fig entra nel primo numero a tre cifre (100!). Tra pochi giorni festeggio un piccolo anniversario, quello del blog, online da quasi un anno. Dunque il prossimo weekend sarà un po’ speciale, anche perché lo trascorrerò in una delle mie città preferite, Torino, per cui – se ancora non lo sapete, leggete i miei Fuori porta – ho un debole. Uno dei motivi per cui andrò a Torino è un evento dedicato al cioccolato, in quella che probabilmente ne è la capitale.

seppie con bietole alla toscana

Seppie con le bietole o seppie in zimino

Ma sapete perché si chiamano anche seppie in zimino? Lo zimino è, genericamente parlando, è un piatto povero a base di pesce, a cui si aggiungono delle verdure in foglia, come bietole o spinaci. Il nome sembra essere di origine araba e mi fa pensare alle repubbliche marinare Pisa e Genova, che con le loro flotte difendevano la costa toscana e ligure dai pirati, e molto probabilmente pirateggiavano pure loro.

Pisa aveva la flotta dei cavalieri di Santo Stefano, fondata da Cosimo de’ Medici nel ‘500, un ordine militare ancora oggi ricordato a Pisa dalla piazza dei Cavalieri (appunto), dove si trovava la sede dell’ordine, e dalla chiesa di S. Stefano. Una delle più belle piazze della città, che, insieme alla piazza dei Miracoli (D’Annunzio ha lasciato il segno con la sua definizione della piazza del Duomo come “campo dei Miracoli”) e ai meravigliosi Lungarni, vi invito calorosamente a visitare.

La semplice preparazione del piatto

La preparazione di questo piatto è molto semplice: un soffritto di sedano, carote, cipolla, poi le seppie e le bietole. Io ci aggiungo anche qualche cucchiaio di pomodoro, così viene fuori uno squisito intingolo.

Consiglio: Le seppie con le bietole si possono accompagnare con fette di pane abbrustolite o con la polenta.

E’ un piatto classico per la scarpetta e può diventare un piatto unico se si accompagna con fette di pane abbrustolite o con la polenta. Importante è scegliere seppie fresche, di quelle grosse e nostrane. Evitate quelle surgelate provenienti dall’oceano indiano e simili: non sono la stessa cosa, e il gusto ci rimette.

seppie con le bietole

Le seppie con le bietole

Francesca
Seppie con le bietole, piatto povero di pesce della cucina toscana.
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Preparazione 15 min
Cottura 40 min
Tempo totale 55 min
Portata Secondi Piatti
Porzioni 4

Ingredienti
  

  • 1 cipolla bianca tritata
  • 4 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • 800 g seppie pulite tagliate ad anelli
  • 600 g bietole tagliate a strisce
  • 3 cucchiai di passata di pomodoro
  • Sale
  • Pepe nero macinato fresco

Preparazione
 

  • In una pentola capiente, scaldare l'olio su fiamma media, poi aggiungere la cipolla tritata e fare cuocere per ca. 4 minuti.
  • Aggiungere le seppie, mescolare e salare. Farle cuocere per una ventina di minuti, fino a che le seppie non si saranno intenerite.
  • Aggiungere le bietole ed il pomodoro, e lasciare cuocere per altri 15-20 minuti, fino a che le bietole non saranno tenere.
  • Servire le seppie con le bietole calde, con una spolverata di pepe nero e del pane toscano.
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Assegnato a:Food photo, Pesce, Ricette, Secondi piatti, Toscana Taggato con:bietole, pomodori, seppie

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Commenti

  1. Uarda Shahinaj

    03/05/2015 at 17:21

    Questo commento è stato eliminato dall’autore.

  2. Francesca Fantoni

    17/03/2014 at 16:46

    Francesco grazie mille per questa precisazione linguistica, molto interessante. Probabilmente tutto ciò ha qualcosa a che fare anche con gli influssi della cultura islamica sulla costa tirrenica che ci furono soprattutto a partire dall'anno 1000. Grazie!

  3. Francesco Martinelli

    17/03/2014 at 15:33

    La congettura su "zimino" mi sembra corretta, non so in arabo, ma in turco "zemin" vuol dire semplicemente "umido": seppie in umido. Tenete presente che "cacciucco" deriva dal turco "kuçuk"(pronunciato cuciuc), piccolo: il piatto veniva fatto coi pescetti.

  4. Francesca Fantoni

    28/11/2013 at 08:43

    Grazie a te, Marina cara. Mangiando uno dei pezzi di cioccolato penserò a te 😉

  5. Francesca Fantoni

    28/11/2013 at 08:41

    Chissà, magari ci incrociamo! Ciao!

  6. Marina

    28/11/2013 at 06:40

    Scopro oggi il significato di zimino e scopro oggi una ricetta semplice ma nelle mie corde: seppie e bietole due ingredienti che amo particolarmente. Non posso non dirti grazie!!!
    PS: buona cioccolaTò 🙂

Trackbacks

  1. Una minestra toscana: il bordatino alla pisana | The Black Fig ha detto:
    06/04/2016 alle 13:56

    […] la torta co’ bischeri di Pontasserchio, un piccolo paese in provincia di Pisa, e le seppie con le bietole. Poi Pisa ha ovviamente la sua versione della zuppa, dello stoccafisso ecc. Ma nessuno è entrato […]

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